Iniziativa CiapaMasca

CiapaMasca

I Campanelli della Masca che custodiscono i sentieri e i luoghi delle Valli di Lanzo e del Canavese

Tra i boschi e le borgate delle Valli di Lanzo e del Canavese, può capitare di sentire un tintinnio leggero: è il suono di un CiapaMasca, un piccolo campanello magico che custodisce la memoria dei luoghi e delle storie dimenticate.

I CiapaMasca non si toccano e non si portano via: si ascoltano.

Sono sentinelle silenziose che proteggono il territorio, vegliano su chi lo attraversa e raccontano la voce delle masche e del folklore piemontese.

Quando hai scovato un CiapaMasca:

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  • Leggi la storia legata a quel luogo direttamente qui, sul mio sito
  • Fotografa il campanello
  • Condividi l'esperienza su Instagram e taggami!

Contribuirai così a mantenere viva la magia e il folklore delle nostre montagne!

In questo modo aiuterai a mantenere viva la memoria del nostro folklore e a far conoscere la magia nascosta delle nostre montagne!

I CiapaMasca sono tutti diversi come ogni storia, un viaggio tra realtà, misteri e storia! Buon cammino e buona scoperta!

*INIZIATIVA IN COLLABORAZIONE CON 

 Serena Girivetto di LEGGERE NEL BUIOCAMMINO DELLE VALLI - SENTIERI ALTA VAL MALONE - ASSOCIAZIONE AMICI DI LITIES - ASSOCIAZIONE CULTURALE FRANCESCO BERTA DI VRU' - SENTIERI ED BRACEL Giacomo, Sentieri di Bracchiello - COMUNE DI FORNO CANAVESE

Un margaro trovava ogni mattina due vacche legate insieme così strette da rischiare di soffocare. Consapevole di essere vittima della fisica, chiese consiglio al prete, che gli disse di battere la catena con la mazza, evitando però l'anello più grosso. L'uomo, incuriosito, colpì anche quello. Da quel giorno gli animali tornarono tranquilli, ma il...

La Ch'cia

14.10.2025

A Pian Audi, una borgata di montagna, viveva una donna conosciuta come "la rossa" o la Ch'cia. Si diceva che fosse una masca e che non si facesse scrupoli a nuocere agli altri. Una famiglia del posto possedeva una sola capra, unica fonte di latte, ma da un po' di tempo accadeva qualcosa di strano. Ogni volta che ...

Una famiglia possedeva otto vacche da latte, iniziarono a riscontrare difficoltà nel fare il burro, che tardava a formarsi nonostante gli sforzi. Preoccupati, parlarono con un conoscente, il quale suggerì che potesse trattarsi della fisica. Decisero quindi di chiedere aiuto a un esperto, che, dopo aver esaminato la zangola e le vacche, capì che il...

Il nome di Lemie potrebbe derivare da limes, "confine", oppure da lamia, "strega".
Le leggende raccontano infatti che le masche di Lemie, come quelle di Vonzo, Corio o Varisella, sapessero trasformarsi in orsi o lupi, evocare demoni e scatenare tormente sugli alpeggi. Si dice persino che giocassero a palla con un bambino, restituendolo...

Tra Mezzenile e Ala di Stura, nelle notti di vento o di silenzio assoluto, può capitare di scorgere una piccola fiamma che vaga nel buio. Gli anziani la chiamano feu fassà, il Fuoco Fasciato: un lume errante, condannato a non trovare mai pace.

In quasi tutti i cortili di Levone era presente un pozzo, prima della costruzione dell'acquedotto. Secondo la tradizione popolare del paese, nelle loro profondità viveva una figura grottesca e terrificante: Madama Roà (letteralmente "signora ruota"), il cui nome era probabilmente legato alla carrucola che serviva per movimentare i secchi.

A Levone, nei secoli scorsi, si poteva trovare un'antica e rinomata spezieria di proprietà della famiglia Lanzone.

Benvenuto alla cappella di San Giovanni al Creus Moraj, fondata nel 1766 e fronteggiata da una croce in legno che fu fatta installare da un pecoraio che riuscì a salvare le sue bestie dall'attacco dei lupi sul valico.

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