Il lupo e il prete

30.05.2025

A San Grato, frazione antica di Coassolo San Pietro, un tempo chiamata popolarmente "Savant", mio nonno Felice raccontava spesso di un lupo che si aggirava tra le case quando calava la luna.

Non ululava, non attaccava. Guardava. E la sua ombra pareva più lunga del normale. Gli abitanti della borgata iniziarono ad avere paura. Si diceva che il lupo apparisse e sparisse nel nulla, che nessuno cane osasse abbaiare al suo passaggio. Una notte, un uomo afferrò il faussèt (il falcetto) e attese. Quando il lupo apparve, lo colpì alla zampa. L'animale scappò ululando verso il bosco. Il giorno dopo, alla messa del mattino, il prete di San Grato officiava con un braccio fasciato, tremando come le candele sull'altare. Cercava di nasconderlo sotto la tonaca, ma gli occhi del paese avevano visto. E avevano capito. Quel prete non era solo un uomo di fede. Si diceva praticasse la fisica, l'arte occulta delle Masche e dei Mascun. E quella notte, in forma di lupo, aveva pagato il prezzo delle sue ingerenze tra i mondi.

Dai racconti di Nonno Felice – *11/03/1929 +10/11/2019

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*INIZIATIVA IN COLLABORAZIONE CON CAMMINO DELLE VALLI E LEGGERE NEL BUIO


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