La Ch'cia
A Pian Audi, una borgata di montagna, viveva una donna conosciuta come "la rossa" o la Ch'cia. Si diceva che fosse una masca e che non si facesse scrupoli a nuocere agli altri. Una famiglia del posto possedeva una sola capra, unica fonte di latte, ma da un po' di tempo accadeva qualcosa di strano. Ogni volta che la Rossa passava vicino all'animale, si chinava verso di essa e, con voce melliflua, diceva: "Oh, che bel p'cet cà l'à sta crava!". Da quel momento, quando il capofamiglia andava a mungere, non trovava più nemmeno una goccia di latte. Il giorno dopo, la situazione si ripeteva: la capra era asciutta, come se qualcuno le avesse sottratto il latte prima di lui. L'uomo, sospettando che fosse opera della masca, afferrò il "fauset" e si recò da lei, furioso. Le puntò il falcetto contro e la minacciò: se non avesse restituito il latte alla capra, avrebbe pagato caro il suo incantesimo. La Ch'cia, senza scomporsi, lo guardò e gli disse di andare a casa che la capra avrebbe avuto il latte. L'uomo tornò alla stalla e, con suo grande stupore, la capra aveva di nuovo il latte.
Da Tesi di Laurea di Antropologia Culturale
Politecnico di Torino
Mara Macario Ban