La Coumpanìi e la Vìi dli Moùart - La Compagnia e la Strada dei Morti

12.05.2025

Tra i racconti più affascinanti e misteriosi della tradizione popolare di Cantoira, spicca quello della coumpanìi, la "compagnia" dei morti. 

Si racconta che nelle notti silenziose, specialmente nelle ore che precedevano le processioni religiose, si potesse veder sfilare questa processione di spiriti per le vie del paese. Silenziosa e composta, la coumpanìi percorreva lo stesso tragitto che, poche ore dopo, i vivi avrebbero seguito in preghiera.

Chi li ha incontrati, non li descrive con paura: erano presenze innocue, pacifiche, anime che chiedevano solo pace e tranquillità.

A Cantoira, alcune persone particolari erano incaricate di accompagnare questa processione ultraterrena. Personaggi come il Bioùnd, Titìn 'd Nàdou e Catlìna partecipavano a lou coùars dli moùart, il "corso dei morti". Si trattava di uomini e donne in carne e ossa, scelti dai morti stessi per guidarli nel loro ultimo cammino. In alcuni casi, avevano l'inusuale compito di stendersi sui corsi d'acqua per permettere agli spiriti di attraversare. Non tutti i defunti, infatti, erano in grado di camminare da vetta a vetta o di passare un semplice ruscello.

Dicevano:

"Quando dovevano passare qualche bialéri o qualcosa così, quello che andava lì doveva coutchìase ansùma al bialéres e, loro, passavano sopra. Dicevano così."

Ogni frazione del paese aveva la sua Vìi dli moùart, la strada dei morti. Era un sentiero obbligato, che non poteva essere modificato o scorciato con scuarseus (scorciatoie). Era su quel percorso che gli uomini del villaggio, dopo una veglia durata giorni – accompagnata dalla presenza costante di amici, parenti e vicini – portavano il defunto su una barella. Lungo la Vìi dli moùart si trovavano le pòse, piccole cappelle o ripari costruiti per consentire ai portantini di riposare durante il tragitto.

Una volta giunti al cimitero e compiuta la sepoltura, il defunto veniva infine commemorato con un discorso, a suggellare il passaggio tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti.

Questi racconti e usanze ci parlano di un legame profondo con i defunti, dove la morte non è mai separata dalla vita, ma accompagnata, guidata e onorata con rispetto e antica sapienza.

Fonte: Credenze e tradizioni orali a Cantoira - Claudia Teppa - Società Storica Valli di Lanzo

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Buon viaggio e buona scoperta!

*INIZIATIVA IN COLLABORAZIONE CON CAMMINO DELLE VALLI E LEGGERE NEL BUIO

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