Le masche di Lemie
Il nome di Lemie potrebbe derivare da limes, "confine", oppure da lamia, "strega".
Le leggende raccontano infatti che le masche di Lemie, come quelle di Vonzo, Corio o Varisella, sapessero trasformarsi in orsi o lupi, evocare demoni e scatenare tormente sugli alpeggi. Si dice persino che giocassero a palla con un bambino, restituendolo poi sofferente e deforme.
Per proteggersi da queste creature del diavolo, nel cuore del paese sorge la chiesa di San Michele Arcangelo, il guerriero celeste che combatte e sconfigge il male.
Così, tra confini e magie, santi e masche, Lemie resta ancora oggi un paese sospeso tra fede e leggenda.